Recensione OnePlus Nord 2T: pochi CAMBIAMENTI, ma quanto MI PIACE?

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Ragazzi, rassegnatevi: OnePlus non è più quella di una volta, il mercato si evolve, l’azienda cresce e per registrare numeri e miglioramenti è necessario aumentare l’offerta sul mercato, e questo l’azienda capitata, una volta, da Carl Pei l’ha capito decisamente bene. Quasi come un fulmine a ciel sereno è avvenuta la presentazione della nuova line-up di dispositivi medio di gamma dell’azienda della serie Nord, che arrivano in compagnia delle nuove Buds, gli auricolari true-wireless di nuova generazione dal grande potenziale.

Oggi è il turno di OnePlus Nord 2T, il più interessante della nuova generazione: seppur non sia un vistoso passo in avanti rispetto la generazione precedente, ha una marcia in più che lo rende davvero succulento per la fascia di prezzo in cui si inserisce.

Recensione OnePlus Nord 2T

Design e Materiali

Non l’ho mai nascosto, nè ho usato mai particolari giri di parole per mascherare la mia passione per i dispositivi di OnePlus. Ormai da anni non c’è un dispositivo di quest’azienda che non mi stupisca e colpisca per costruzione, design e materiali adottati, e questo Nord 2T non poteva che confermare la mia solita teoria.

Il corpo di questo smartphone è un mix sapiente di vetro sul posteriore con una finitura opaca e davvero piacevole al tatto soprattutto perchè non cattura impronte, e alluminio con una rifinitura lucida lungo il frame laterale. I bordi posteriori sono lievemente stondati per cercare di migliorare il grip, che di per sè non è un granchè vista l’alta sciolosità dei materiali. Vi dirò, me ne sono fatto velocemente una ragione per quanto è bello.

Tra le varie cose, ciò che salta all’occhio in questo smartphone grande solo 159.1 x 73.2 x 8.2 mm e pesante solo 190 grammi, è senza dubbio il camera bump sul retro: sporge circa un paio di mm, ci sono due forme circolari che ospitano le tre fotocamere e due flash led dual tone, il tutto è perfettamente simmetrico. Sono particolarmente un fanatico di questi aspetti, e se proprio volessi trovare un cavillo a cui attaccarmi, vi menzionerei la quantità immane di scritte “tecniche” presenti in basso nella scocca, odiosissime.

Per il resto, è il solito OnePlus di sempre: sul lato sinistro c’è il bilanciere del volume, su quello destro il tasto power ed il classico slider per l’attivazione o disattivazione della suoneria/vibrazione, in alto è tutto pulito mentre in basso c’è il carrello sim, affiancato dal connettore USB-C e uno dei due speaker stereo, l’altro coincide con la capsula auricolare collocata in alto.

Display

Un’altra delle peculiarità su cui OnePlus da sempre non sbaglia un colpo è il display: il Nord 2T possiede uno schermo da 6.43″ pollici di tipo AMOLED con risoluzione FullHD+ e frequenza di aggiornamento fino a 90Hz; mi dispiace un po’ per questo aspetto, ma OnePlus si fa parzialmente perdonare con il supporto all’HDR10+.

E’ vero che ho sempre criticato in altri medi di gamma (anche più economici) l’assenza dei 120Hz sui display, ma è pur vero che con il software di OnePlus lo smartphone ha una fluidità pazzesca e non ti fa rimpiangere la mancanza di uno schermo con una frequenza di aggiornamento superiore. Dovreste provarlo per capire ciò che intendo.

Tornando a noi, lo schermo di OnePlus Nord 2T ha una luminosità davvero molto buona ed una qualità altrettanto interessante: vi consiglio di rimuovere la pellicola in plastica che trovate di default sullo smartphone, perchè no notato “limitare” un po’ troppo la visuale. Per il resto, come al solito nulla da eccepire, ONePlus sul fronte display non sbaglia praticamente un colpo.

Nota dolente riguarda la parte dei settaggi del display, veramente molto semplici e striminziti: non si può regolare la tonalità cromatica del pannello, così come non si può scendere nel dettagli relativamente il refresh rate. Peccato.

Hardware e Performance

Ora vorrei spendere due parole in più del solito, dal momento che ci troviamo per la prima volta di fronte ad un nuovo SoC presentato recentemente. OnePlus, infatti, adotta su questo Nord 2T l’ultimo processore presentato da Mediatek per la fascia media, il nuovo Dimensity 1300, un chipset strutturato in questo modo:

  • 1x Ultra Core Cortex-A78 fino a 3 GHz
  • 3x Super Core Cortex-A78 fino a 2,6 GHz
  • 4x Efficiency Core Cortex-A55 fino a 2 GHz

Il tutto è coadiuvato da una GPU Mali-G77 e 8/12GB di memoria RAM (ulteriormente espandibile da 3 a 7GB virtuali ulteriori) e 128/256GB di storage di tipo UFS 3.1 non espandibile.

Non siate scettici, tranquilli: la nuova architettura di Mediatek, nonostante il freschissimo approdo sul mercato (tra l’altro, Nord 2T è l’unico smartphone al momento insieme a OPPO Reno 8 5G ad aver adottato questo processore) posso dirvi che i risultati sono davvero sorprendenti, e quasi non ci si rende conto di trovarsi di fronte ad un medio di gamma.

Sono buoni, infatti, i risultati in termini di numeri nei benchmark e sono eccellenti le prove tecniche eseguite sul campo, oltre che negli stress test, anche negli scenari di uso quotidiano. Nessun problema con tutte le app principali più scaricate, così come il comparto gaming, fluido e liscio come l’olio proprio come se stessimo impugnando uno smartphone da almeno 300 euro in più. Garantito. Inoltre lo smartphone su titoli come Call of Duty Mobile supporta i dettagli grafici anche “Molto Alti”, roba che su un medio di gamma è praticamente impossibile da trovare.

Il comparto connettività è anche interessante perchè supporta ovviamente il 5G, possiede l’NFC e piena compatibilità con Bluetooth 5.2 e Wi-Fi 6.

Software

Diciamo che la transizione OxygenOSColorOS è più evidente che mai: le due interfacce si stanno ormai fondendo come non avevano mai fatto prima d’ora. Il risultato? La Oxygen OS 12.1 basata su Android 12 e patch aggiornate al 5 Maggio 2022 è di una fluidità spaventosa e durante l’utilizzo è davvero una goduria scrollare nei vari menu ed utilizzarla.

Non sono un fanboy, è vero che ho usato OnePlus per tanti anni, ma è un dato di fatto: nessuna interfaccia, se non quella stock sui Google Pixel, può eguagliare in termini di fluidità e leggerezza questa di OnePlus, nulla da fare. L’interfaccia è si altamente personalizzata, ma con linee molto simili alla Pixel Experience; si può accedere ora ai Widget Shelf con uno swipe dal lato superiore destro verso il basso, e lì è racchiuso meteo, calcolatrice e molto altro.

In più OnePlus ha garantito per i prossimi due anni gli aggiornamenti alle future due major release di Android, quindi fino alla versione 14. Speriamo bene, va.

Fotocamera

In apertura vi ho parlato del design del camera bump di questo smartphone, e vi ho parlato di due forme circolari, ma non vi ho detto che le fotocamere sul retro sono 3. Se sulla parte superiore c’è una lente primaria da 50MP f/1.9 con messa a fuoco PDAF e stabilizzazione ottica, nella parte inferiore due lenti piiù piccole, una da 8MP f/2.2 ultra-wide ed una da 2MP f/2.2.

Il sensore fotografico principale, ormai, lo conosciamo bene: si tratta del Sony IMX766, ed è una vecchia conoscenza in quanto già visto sulla scorsa generazione di Nord, oppure su smartphone come il realme 9 Pro+, lo Xiaomi 12 e 12X e molti altri smartphone anche ben piu costosi. Questo per dirvi cosa? Per dirvi che la qualità delle foto catturate è decisamente buona, la definizione è alta, e gli scatti godono di buoni dettagli.

Mi è piaciuta maggiormente la lente primaria rispetto le altre due presenti su questo smartphone, che di certo non si distinguono dalla massa; con l’ultra grandangolare ad esempio realizza foto gradevoli per lo schermo dello smartphone, ma ci si rende conto della presenza di un bel po’ di rumore sulla scena se guardiamo le foto sul PC o proviamo a stamparle.

Il sensore fotografico anteriore per i selfie, poi, è da 32MP e possiede un’apertura focale f/2.4; la qualità degli scatti realizzati è buona, lievemente superiore alla media di mercato in alcune circostanze. I video, infine, vengono scattati fino al 4K 30fps ma per sfruttare la stabilizzazione ottica, come sempre, è consigliabile registrare in FullHD a 60fps, e tra l’altro si ottiene una buona qualità, un’ottima stabilizzazione e soprattutto una velocità di messa a fuoco incredibile.

Autonomia

Sul fronte batteria, poi, OnePlus ha scelto di utilizzare una batteria a doppia cella, da 2.250 mAh cadauna per un totale di 4500 mAh a disposizione, ovviamente con il pieno supporto alla ricarica di tipo Super VOOC a 80W, che si traduce in ricarica completa 0-100% in meno di mezz’ora. Di contro, però, abbiamo un caricatore piuttosto imponente rispetto la media, ma è un dettaglio sicuramente trascurabile.

Comunque sia, per non tenervi t roppo sulle spine, questo è uno smartphone la cui autonomia può raggiungere in alcune circostanze anche i due giorni di utilizzo e oltre 7-8 ore di schermo attivo, probabilmente i dati migliori che ho potuto personalmente rilevare in tutti i device di fascia media recentemente provati.

Prezzo, considerazioni e Alternative

Ok, andiamo al sodo: prezzo di vendita ufficiale per l’Europa 409€ per la versione 8/128 e 509€ per la variante 12/256GB. Quale vi consiglio? Probabilmente la variante da 8GB è sufficiente per il 90% degli utenti, se non fosse per lo storage interno non espandibile che potrebbe essere limitante per alcuni.

Trovare delle alternative nella stessa fascia di prezzo, probabilmente, è un po’ complicato visto il nuovo processore qui installato, ma come discusso con voi nel gruppo Telegram “In Prova con Giz”, il modello Nord 2 dello scorso anno, probabilmente, è più appetibile per via dello street price più interessante pari a poco più di 330euro e soprattutto per via delle poche concrete differenze con questa nuova generazione.

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